EN 340:2003 - EN ISO 13688:2013 Indumenti di protezione - Requisiti generali.
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Vengono disciplinati i requisiti generali per ergonomia, invecchiamento, taglie e marcatura degli indumenti di protezione. I capi devono essere progettati e fabbricati offrendo al portatore il massimo grado di comfort. Le componenti e i materiali utilizzati non devono causare effetti indesiderati all’utilizzatore, quali allergie, irritazioni o lesioni. La gamma di taglie deve essere rappresentativa delle misure del corpo.
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EN 342:2004 Indumenti di protezione - Completi e indumenti per la protezione contro il freddo.
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Questa normativa specifica i requisiti per tute intere e completi composti da due pezzi che proteggono da ambienti freddi, caratterizzati dalla combinazione di umidità e vento ad una temperatura dell’aria inferiore a -5 °C. Le imbottiture specifiche e i particolari accorgimenti tecnici permettono al capo di traspirare e allo stesso tempo di mantenere al caldo l’utilizzatore.
X: Valore d’isolamento termico su uomo in movimento Y: Valore d’isolamento termico su uomo fermo (facoltativo)* Z: classe di permeabilità dell’aria (classe da 1 a 3) W: classe di impermeabilità del capo (facoltativo)* (classe da 1 a 2) *Se l’indumento non è stato sottoposto a uno dei test facoltativi la relativa marcatura sarà contrassegnata con X.
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UNI EN 343:2008 Indumenti di protezione - protezione contro la pioggia.
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Questa normativa specifica i requisiti applicabili ai materiali e alle cuciture degli indumenti di protezione dalle influenze delle precipitazioni (pioggia, neve), nebbia e umidità del suolo. I capi sono progettati e costruiti utilizzando materiali impermeabili e traspiranti, prestando particolare attenzione alla sigillatura di tutte le cuciture, per garantire un ottimo livello di comfort.
X: classe di impermeabilità del capo (classe da 1 a 3) Y: classe di traspirabilità del capo (classe da 1 a 3)
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EN 14058:2004
Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi.
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La norma specifica requisiti e metodi di prova per la prestazione di singoli capi di abbigliamento per la protezione contro il raffreddamento del corpo in ambienti freddi.

Ambiente freddo: ambiente caratterizzato, in generale, da una possibile combinazione di umidità e vento a temperature di -5 °C e maggiori.
Capi di abbigliamento contro il raffreddamento locale del corpo utilizzabili, a bassa temperatura moderata, non solo per le attività esterne, ad esempio nel settore delle costruzioni, ma anche per le attività indoor.
Y: Resistenza termica (Rct)
Y: Classe di permeabilità all’aria (facoltativo)
Y: Classe di resistenza alla penetrazione dell’acqua (facoltativo)
Y: Isolamento termico misurato con un manichino mobile Icler (m2 K/W) (facoltativo)
Y: Isolamento termico misurato con un manichino stazionario Icler (m2 K/W) (facoltativo)
Se l’indumento non è stato sottoposto ad uno dei test facoltativi, il relativo indice sarà contrassegnato con una X.
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EN ISO 14116:2008 Requisiti prestazionali dei materiali.
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Questa normativa specifica i requisiti prestazionali dei materiali, degli assemblaggi di materiale e degli indumenti di protezione a propagazione di fiamma limitata allo scopo di ridurre la possibilità che un indumento bruci, rappresentando in tal modo un pericolo esso stesso.
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INDICE 1
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INDICE 2
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INDICE 3
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PROPRIETA'
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REQUISITO
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X
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X
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X
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Propagazione di fiamma
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Per nessun provino il fronte inferiore della fiamma deve raggiungere il bordo superiore o verticale
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X
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X
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X
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Residui infiammati
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Nessun provino deve generare residui infiammati
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X
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X
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X
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Incandescenza residua
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Nessuna incandescenza residua, dopo la cessazione delle fiamme, deve propagarsi dalla zona carbonizzata a quella intatta
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X
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X
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Formazione di fori
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Nessun provino deve presentare la formazione di un foro
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X
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Combustione residua
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La durata della combustione residua di ogni singolo provino non deve essere maggiore di 2 s
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NOTA: L'indice di propagazione di fiamma limitata deve sempre essere dichiarato con l'indice di pulizia cosi come segue:X Indice di propagazione limitata di fiamma /Y Numero dei cicli di lavaggio ai quali è stato sopposto il provino - I (lavaggio industriale) - H (lavaggio domestico) - C (lavaggio a secco con percloroetilene) /Z Temperatura di lavaggio.ESEMPIO CAPI ST. PETERSBURG, PECS E MELK 1/30H/40 indica un materiale conforme all’indice di infiammabilità 1, sottoposto per trenta volte a lavaggio domestico a 40 °C.
EN 1149-5:2008 Indumenti di protezione - protezione contro le cariche elettrostatiche.
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La norma specifica i requisiti del materiale e di progettazione per gli indumenti di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare scariche che possano innescare incendi.
Indumento protettivo contro le cariche elettrostatiche
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Direttiva EU 1999/92/CE - ATEX (ATmospheres EXplosibles)
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La Direttiva EU 1999/92/CE (direttiva ATEX) prescrive le misure per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive. I capi COFRA Hazard, Ring, Emergency soddisfano tutti i requisiti inerenti ai materiali e alla progettazione richiesti dalla norma UNI EN 1149-5 (indumenti con proprietà antistatiche) evitando che scariche elettrostatiche possano innescare incendi, quindi rendendo il capo idoneo all’utilizzo negli ambienti ATEX.
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EN 13034:2005+A1:2009 Indumenti di protezione - protezione contro gli agenti chimici liquidi.
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Questa normativa specifica la prestazione e i requisiti minimi di sicurezza degli indumenti progettati per offrire una protezione limitata contro agenti chimici liquidi.
A1: Resistenza alla penetrazione
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EN 14605:2005+A1:2009 Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi
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La norma specifica i requisiti minimi per gli indumenti di protezione a tenuta di liquido (Tipo 3) o a tenuta di spruzzi (Tipo 4). Rispetto agli indumenti di tipo 6 (protezione da schizzi liquidi) questa norma considera la possibilità che l’operatore, soprattutto nei casi di emergenza, venga a contatto con il contaminante per un tempo prolungato ed in una quantità notevolmente superiore (test di permeazione).
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EN ISO 13982-1:2004 +A1:2010 Indumenti di protezione per l’utilizzo contro particelle solide
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La norma specifica i requisiti minimi per indumenti di protezione contro prodotti chimici resistenti alla penetrazione di particelle solide disperse nell’aria (tipo 5).
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EN 14126:2003 Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi.
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Indumenti che provvedono alla protezione del corpo in ambienti in cui la valutazione dei rischi evidenzia la presenza e la possibilità di contatto della pelle con agenti biologici pericolosi quali ad esempio virus, batteri, funghi, ecc.
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EN 1073-2:2002 Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva.
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La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per gli indumenti di protezione non ventilati che proteggono il portatore dalla contaminazione radioattiva sotto forma di particelle. Viene rilevato il fattore di protezione nominale (100/TILA) dove TILA è la perdita totale di tenuta verso l’interno ossia il rapporto, fornito in percentuale, tra le concentrazioni delle particelle all’ interno dell’ indumento e quella all’ interno della camera di prova. In base al valore ricavato la tuta verrà classificata cosi come riportato in tabella.
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Classe
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Valore medio della perdita di tenuta verso l’interno nell’indumento in 3 posizioni e durante tutte le attività (TILA)
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Fattore di protezione nominale 100/ TILA
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3
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0,2
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500
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2
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2
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50
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1
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20
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5
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OEKO-TEX®
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Il marchio OEKO-TEX® è una Certificazione Volontaria di Prodotto con la quale l’Azienda certificata si impegna a mantenere nel tempo le caratteristiche di non nocività dei propri prodotti. Il marchio OEKO-TEX® Standard 100 garantisce che i prodotti tessili (o accessori dei prodotti tessili, anche metallici) non contengono o rilasciano sostanze nocive per la salute dell'uomo (pesticidi, metalli pesanti, formaldeide, ammine aromatiche, coloranti allergizzanti ecc.). I capi certificati OEKO-TEX® sono perfettamente conformi ai requisiti imposti dalla norma EN 340:2003 e rispettano i requisiti dell'allegato XVII del REACH (regolamento 552/2009) che hanno come campo di applicazione il prodotto tessile.
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REACH
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Allo scopo di tutelare la salute dei consumatori, l’Unione Europea ha emanato il Regolamento Reach (entrato in vigore il 1° Giugno 2007) che vieta l’utilizzo di talune sostanze chimiche. COFRA garantisce la conformità al Regolamento Reach di tutti i capi; essi non contengono sostanze vietate o limitate (Ammine aromatiche e 4-aminoazobenzene derivate da azocoloranti, metalli pesanti, ftalati, ecc) e, per garantire ciò, vengono effettuati controlli su tutti i tessuti e accessori utilizzati durante le fasi di produzione.
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