LA STORIA
L’azienda nasce nel 1938 a Barletta con il nome di Cortelgomma, ad opera di Ruggiero Cortellino. Subito dopo la guerra il laboratorio artigianale produce calzature con suole realizzate utilizzando pneumatici di camion militari e tomaie ricavate dalle divise militari. L’intraprendenza e la passione del suo fondatore la trasformano nel giro di pochi anni in un’impresa moderna, capace di produrre centinaia di paia di calzature al giorno, distribuite nell’Italia intera. Nel 1983 prende il nome di COFRA ed è attualmente gestita da Giuseppe Cortellino, figlio del fondatore, ed inizia il processo di internazionalizzazione dell’azienda. La sua continua crescita è il risultato di una gestione imprenditoriale accorta e di una cultura manageriale innovativa, che hanno portato l’azienda a diventare leader di mercato nel settore delle calzature per uso professionale, un brand riconosciuto in tutta Europa e nel resto del mondo.

LE DATE
1938 Nasce Cortelgomma
1983 Cortelgomma diventa COFRA
1989 Nasce la divisione Safety
1997 COFRA, primo calzaturificio in Italia, ottiene la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001
2003 Inizio dell’espansione oltre i confini della UE (Medio Oriente, Est Europa, Australia)
2004 Nasce la divisione abbigliamento
2004 Nasce COFRA U.S.A.
2008 Riconoscimento aziendale D&B Rating 1, indice di massima affidabilità aziendale, tuttora confermato
2011 Lancio della collezione guanti da lavoro
2012 Lancio della collezione maschere da lavoro
2013 Lancio della collezione occhiali da lavoro
2016 Lancio della collezione dispositivi anticaduta
I NUMERI
Sede di Barletta
60.000 m² area totale
38.600 m² superficie coperta
30.600 m² dedicati al magazzino
400 persone impiegate
7.000 persone che lavorano nell’indotto
26.000 unità vendute al giorno (calzature, abbigliamento, dozzine di guanti, dozzine di occhiali, dozzine di mascherine)
Stabilimento in Albania
40.000 m² area totale
30.000 m² superficie coperta
1.800 persone impiegate
10.000 paia di calzature prodotte ogni giorno
COFRA controlla la totalità del processo produttivo, a garanzia di elevati standard qualitativi. La fase produttiva inizia con l’acquisizione delle materie prime, selezionate con cura e sottoposte a test interni di accettazione, al fine di verificarne la rispondenza agli standard qualitativi.
Magazzino materie prime
LABORATORI
Test di laboratorio: due laboratori interni, uno chimico e uno fisico, effettuano tutti i test, sia sulle materie prime che sul prodotto finito.
Laboratorio fisico
STABILIMENTO PRODUTTIVO
1.100 persone impiegate direttamente nella produzione di tomaie.
600 persone impiegate direttamente per l’applicazione delle suole.
Nove macchine rotative ad iniezione diretta, con l’ausilio di robot antropomorfi applicati ed integrati con le rotative stesse, sono gestite e adattate alle singole esigenze produttive. Altre tre macchine rotative sono destinate alla produzione di battistrada in gomma e in poliuretano termoplastico (TPU) fino a quattro colori. Presso lo stabilimento di Barletta è pienamente operativo un innovativo reparto produttivo in cui vengono realizzati stivali in poliuretano/gomma dalle caratteristiche qualitative e tecnologiche eccellenti. Una macchina rotativa è destinata alla produzione di stivali in poliuretano ed una alla produzione di stivali in PVC.
Produzione di suole in gomma
Produzione di suole in TPU da 1 a 4 colori
Presso lo stabilimento di Barletta è pienamente operativo un innovativo reparto produttivo in cui vengono realizzati stivali in poliuretano/gomma dalle caratteristiche qualitative e tecnologiche eccellenti. Una macchina rotativa è destinata alla produzione di stivali in poliuretano ed una alla produzione di stivali in PVC.
Produzione di stivali in poliuretano
Produzione di stivali in PVC
Reparto finissaggio e confezionamento. In fase di confezionamento viene effettuato un ulteriore controllo che garantisce la qualità del prodotto finito.
100 persone impiegate su due linee di produzione di abbigliamento nelle fasi di taglio, confezione e imballaggio.
In un efficientissimo magazzino semi-automatizzato di 30.600 m², organizzato secondo i più moderni criteri di logistica, con operazioni di picking gestite in radiofrequenza, sono quotidianamente coordinate spedizioni fino a 15.000 paia di calzature, 6.000 capi di abbigliamento, 5.000 unità fra dozzine di guanti, dozzine di mascherine e occhiali.
IMPIANTO AUTOSTORE AUTOMATIZZATO CON LINEA DI CONFEZIONAMENTO INTEGRATA
Per garantire il miglior servizio al cliente con tempi minimi di evasione ed estrema precisione nella preparazione degli ordini, l’azienda ha recentemente introdotto un importante impianto autostore di ben 1650 m2, dall’elevata capacità di stoccaggio, che funziona con strategia del picking “goods to man”.
33 robot, in maniera totalmente automatizzata, prelevano gli articoli necessari a comporre ciascun ordine.
Su 6 postazioni gli operatori compongono i cartoni e li re immettono nella fase di automazione che consiste in una linea di confezionamento integrata, dove si svolgono le fasi di peso, nastratura, calcolo volume, etichettatura, chiusura e sigillatura. L’intervento dell’operatore consente infine lo smistamento per la successiva spedizione.
Peso e volume vengono verificati per controllare la conformità rispetto ai dati presunti e riportati sulla etichetta applicata al cartone. In caso di difformità, il cartone viene scartato e ricontrollato.
Gli operatori sono dotati di un finger barcode scanner che garantisce una fluida operatività tenendo le mani libere.
Per garantire la migliore ergonomia e spazi di lavoro confortevoli e sgombri da ostacoli, i cartoni, solo quando vengono convogliati agli operatori, scendono da una iniziale quota di 3,20 m a 65 cm, altezza ottimale
BANCHINA DI SPEDIZIONE